domenica 30 agosto 2009

A Fuscaldo finalmente un mare da bere!!


Il mare, come per incanto, a Fuscaldo, torna ad essere pulito come gli anni sessanta. La sabbia bianca e l’arenile ampio. Un trionfo. Una vera sciccheria, ma peccato che l’estate sia finita.
Sarà l’effetto “paura” e maggiore controllo ai depuratori costieri, imposto dal magistrato, ma dopo molti anni e specialmente ad agosto si è ri-visto un mare da sogno.
Un vero peccato però perché, comunque, gli indicatori economici e le organizzazioni ambientaliste assegnano alla Calabria il fanalino di coda nel comparto turistico, determinato appunto dall’inquinamento delle coste.
Eppure l’attività turistica, è un bene ripeterlo, rappresenta per il mezzogiorno il punto di forza su cui fare leva per uscire dalla crisi latente che tormenta la regione.
Ritardi e pressappochismo nella programmazione delle risorse per interventi strutturali sugli impianti di depurazione da parte della Giunta regionale hanno mandato in frantumi la trascorsa stagione estiva che avrebbe dovuto e potuto dare una boccata di ossigeno ad un settore vitale per l’intera economia calabrese.
Il litorale tirrenico da anni è invaso da liquami, da acque reflue depurate poco e male, da rifiuti solidi di ogni genere, compresi quelli speciali che hanno destato allarme nei cittadini ed allontanato i turisti dalla costa.
Le responsabilità dirette ed indirette sono plurime: alla Magistratura il compito di portare finalmente a termine le indagini avviate e di perseguire i responsabili; ai cittadini il dovere del controllo e della mobilitazione per la costruzione di un vasto movimento che si ponga l’obiettivo di custodire le risorse come l’unica ricchezza naturale da spendere sul versante dello sviluppo.

sabato 29 agosto 2009

La questione meridionale all'Università d'Estate.


''La questione meridionale, oggi ritornata con prepotenza sui giornali e' un problema centrale alla vita politica e culturale del nostro paese, una questione che compie 150 anni, una metafora della storia d'Italia.

E' uno dei motivi per cui si può affermare che l'Italia non e' una repubblica compiuta''. E' quanto ha affermato Mario Caligiuri, professore universitario e sindaco di Soveria Mannelli, introducendo il tema della prima giornata dell'Università' d'estate di Soveria Mannelli.

Secondo Florindo Rubettino, amministratore unico della casa editrice Rubettino , ''la politica e gli intellettuali in parte ignorano la portata della questione meridionale, che non e' solo un problema economico, ma e' soprattutto un problema politico, culturale e di identità''.
Fra le cause che rendono di difficile risoluzione lo status quo, Rubettino individua ''la pervasivita' della politica nella vita dei cittadini per cui la politica si riduce ad una struttura funzionale alla compravendita del consenso, e la mancanza di una classe dirigente portatrice di istanze di cambiamento e modernizzazione.

Un chiaro esempio di questa situazione di stallo e' la sanità: da servizio per il cittadino, la sanità diventa uno strumento di potere e influenza i meccanismi del consenso, pagando il prezzo di questo squilibrio in qualità ed efficacia''.

mercoledì 26 agosto 2009

Inquinamento marino. Un nuovo fenomeno!!



Fioriture di specie del genere Ostreopsis sono state avvistate nel Mediterraneo.
Questa situazione riporta alla luce la necessità di attenti controlli sulle acque di balneazione.


Responsabile di questi allarmi sembra essere un'alga di origine tropicale, l'Ostreopsis ovata che, approfittando delle condizioni meteo stabili (caldo e alta pressione) si sarebbe sviluppata grazie all'abbondante presenza di nutrienti (nitrati e fosfati) provenienti da scarichi fognari depurati poco o male.

L'Ostreopsis in realtà vive sul fondo, dove colonizza altre alghe più grandi.
Gli eventi dannosi riconducibili a fioriture di Ostreopsis, riportati per la prima volta lungo le coste toscane nel 1998, sono stati registrati ad oggi in molte altre località costiere calabre della penisola durante il periodo estivo.


In alcuni casi si è trattato di consistenti fioriture, visibili spesso sotto forma di densi strati mucillaginosi che ricoprono il substrato biotico e abiotico colonizzato.
L’impatto sull’ecosistema durante le fioriture è grave: si manifestano alterazioni della qualità e del colore dell’acqua.

Inoltre, i fenomeni possono avere risvolti preoccupanti anche per la salute umana, per affezioni respiratorie, di congiuntiviti, dermatiti e alterazioni della temperatura corporea.
la prevenzione:
  • meno scarichi incontrollati;
    più depurazione;
    maggiori controlli di monitoraggio delle alghe durante la stagione balneare stessa;
    monitoraggio dei fattori che possono scatenare la fioritura algale, come l’eutrofizzazione delle acque, le condizioni meteo…;
    maggiore conoscenza dell’ecosistema nel suo complesso.

martedì 25 agosto 2009

Calderoli:”Legge sui dialetti a scuola entro un anno”


Bossi contro l’Inno di Mameli:”Non lo conosce nessuno”.


Non conosce soluzione di continuità l’offensiva della Lega Nord sulla lingua italiana e i dialetti. Ad alimentare le polemiche, nuove dichiarazioni del ministro per le Riforme, Umberto Bossi, che, stavolta, ha preso di mira l’Inno di Mameli.

Da Ponte di Legno, dove il leader della Lega è in vacanza come ogni anno, Bossi ha paragonato l’Inno d’Italia, al Va’ Pensiero di Verdi, scelto dalla Lega, come proprio inno: «Quando cantiamo il nostro inno, Và pensiero, tutti lo cantano perché si conoscono le parole, non succede come con l’inno italiano che invece nessuno conosce».

Qualche minuto prima, il leader del Carroccio, aveva approfittato della presentazione del trailer del film Barbarossa, per attaccare il «centralismo romano»: «Il nuovo potere e i “Barbarossa” oggi abitano nella capitale, con questo film vogliamo lanciare un messaggio a Roma ladrona: non esagerare».

Poco dopo, sempre a Ponte di Legno è arrivato un altro ministro, Roberto Calderoli che ha annunciato: «L’anno scorso a Ferragosto ho portato la bozza del federalismo fiscale che, in meno di un anno, è diventata legge. Oggi Bossi ha in mano la bozza di legge sui dialetti e vi garantisco che non durerà tanto di più per diventare esecutiva».

lunedì 24 agosto 2009

Unità d’italia? “Festeggiamola raccontando la verità sul modo in cui è stato fatto il Paese”


I 150 anni dell’Unità d’Italia, secondo il leader della lega Umberto Bossi, vanno festeggiati raccontando «Una grande verità sulla storia d’Italia e non realizzando piccole opere».

Per il ministro, intervenuto alla festa della lega nord di Capriata D’Orba nell’alessandrino, infatti, «è più importante dire finalmente la verità sulla storia d’Italia che costruire qualche palazzo, perché ancora non sappiamo tante verità su come è stata fatta l’Italia».

Ecco perché per festeggiare l’unità, secondo il leader della Lega, «basterebbe avere qualche grande verità, invece che piccole costruzioni».

Noi considerati terroni dai “ leghisti” sappiamo esattamente com’eravamo e cosa il sud Italia ha rappresentato, per il resto d’Europa, in quel periodo.

Basta rileggersi il discorso di Cavour al parlamento italiano sulla infinita riconoscenza al Regno delle due Sicilie da parte dei piemontesi & C.

Per chi ha le idee non molto chiare ecco un documento che spiega com'era il Sud prima dell’Unità d’Italia.


domenica 23 agosto 2009

Decapitata la statua di Bossi



Il segretario locale della Lega: “Restituitela per consentire il restauro”
Recoaro Terme

«Restituiteci la testa di Bossi» implora il segretario della Lega di Recoaro (Vi): c’è la Festa dell’Acqua e, almeno per questa occasione, i vandali che hanno decapitato la statua del Senatur potrebbero fare un bel gesto per consentirne il restauro. La statua fra l’altro è già monca di un braccio, non è bello. Però l’altra mano ce la fa ancora a reggere la sacra ampolla del Po.


Il fattaccio - l’oltraggiosa decapitazione del monumento in vita del condottiero risale a luglio, l’accorata richiesta è di due giorni fa. Oltre al segretario Franco Besco si registra la dura posizione del senatore del Carroccio Paolo Franco, che martella da par suo: «I soliti cretini hanno sfogato la loro rabbia repressa verso la statua di Umberto Bossi. Spero che questi soggetti la mattina per svegliarsi comincino a martellare la propria testa».


Martellate più che giustificate. Non va dimenticato infatti che proprio Recoaro Terme fu teatro nel lontano 1979 della prima riunione pubblica della “Liga Veneta”. Fu il congresso fondativo del movimento, l’atto politico originario di una storia che è diventata epica. Non si maltrattano così i simboli, e i monumenti. “ Ridateci il capoccione, o almeno un braccio, gridano i leghisti”.

Dedicato a chi è contro i meridionali



Un bel falò da realizzare sulla spiaggia di FUSCALDO la sera del 31 agosto, in occasione dei festeggiamenti in onore del 150° anniversario dell’unità d’Italia, organizzati dal Comune di Fuscaldo.

p.s. tutti coloro che sono disposti a partecipare e rendersi utili all’attuazione della scultura oggetto del falò possono da subito prendere contatti con santoro6@virgilio.it o mandare un messaggio nella mia home di Facebook.

La forma assume volutamente la sagoma del "dito in su", tipica del senatur quando parla del “meridione”.

Inno di Mameli


La tomba del musicista al Verano di Roma versa in stato di abbandono

Che al Senatur l’inno di Mameli non piaccia per niente è in fin dei conti una non notizia e la sua nota preferenza per il “Va’ pensiero” non è del tutto attendibile come indice per misurare l’apprezzamento generale sul compositore dell’Inno d’Italia. Più utile è fare un salto - con compostezza si capisce - al Verano a Roma e dare un’occhiata alla tomba del musicista patriota, come ha fatto un’inviata del Corriere della Sera.

Qui cominciano le dolenti note, per rimanere in tema. Al centro del Quadriportico il monumento funebre versa in stato di abbandono, ricoperto da aghi di pino che hanno sterilizzato l’aiuola non più verde, mentre malinconico il drappo tricolore che cinge il petto del Nostro è fermato da un volgare sasso.

È vero che tanti anni di tronfia retorica risorgimentale ci hanno vaccinato da muscolari esibizioni di patriottismo, ma sarà difficile stigmatizzare scandalizzati le sassate del Bossi iconoclasta al compianto Goffredo se Roma ladrona non è capace nemmeno di dare una pulitina alla sua tomba.

sabato 22 agosto 2009

Risultati sondaggio turismo


Ecco i primi risultati del sondaggio:
“Cosa Fuscaldo ha bisogno per attirare una clientela turistica migliore” ?
Si prega di continuare a scegliere le risposte che si ritengono personalmente più appropriate al tema e nello stesso tempo si chiede di fare qualche commento.
Facciamo in modo che le risposte diventino uno strumento di proposte per riflessioni future.
Grazie per la collaborazione

venerdì 21 agosto 2009

Un pericolo per la democrazia


“Nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso..."
di Alexis de Tocqueville


Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro.

In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso.

Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell’abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri

...

Se un individuo abile e ambizioso riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso.Basterà che si preoccupi per un po’ di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto.Che garantisca l’ordine anzitutto!Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell’ordine è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all’altro può presentarsi l’uomo destinato ad asservirla.Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all’universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo».«Se un potere dispotico si insediasse nei paesi democratici, esso avrebbe certamente caratteristiche diverse che nel passato; sarebbe più esteso ma più sopportabile, e degraderebbe gli uomini senza tormentarli.Un sistema che potrebbe sembrare paterno, ma che al contrario cercherebbe di fissare gli uomini alla loro infanzia, preferendo che si divertano piuttosto che pensare [...].

Vedo una folla immensa di uomini tutti simili, che girano senza posa su se stessi per procurarsi i piaceri minuti e volgari di cui nutrono la propria anima.Ognuno di loro considerato in sè è come estraneo al destino di tutti gli altri [...].

Quanto al resto dei concittadini, non li vede; li tocca, ma non li sente [...]»

La notte magica







Il 19 Agosto dell’Anno Domini 1536, a Fuscaldo, Don Carlos Carpentas giurò riconoscenza alla fanciulla che amò suo figlio e decise di far perpetuare negli anni il rito della “Notte Magica” con il corteo dei cavalieri, degli sbandieratori e dei Signori del tempo.
“Girò per le antiche viuzze del centro per poi avviarsi all’imbrunire verso la Marina per lo scambio dei doni e per celebrare la consuetudine incantata della visione magica”.
Così come avvenne allora, nel lontano Agosto del 1536, ecco lo scambio dei doni, tra i rappresentanti del centro e della Marina, quale riconoscenza reciproca di stima, amicizia e solidarietà.
Poi il corteo si avvia verso l’antica via del porto (attuale lungomare) per rivivere la “notte magica” dei due giovani innamorati.
Per l’occasione un tratto di spiaggia verrà illuminato da torce, così come avvenne allora, mentre come in una visione due giovani danzeranno davanti l’arenile al bagliore dei lumi, cavalieri a cavallo vagheranno intorno sulla spiaggia alla ricerca del giovane disperso in mare.
Finita la rievocazione, due colpi di mortaretti a saluto, uno dalla Marina l’altro dal centro antico, daranno l’inizio al tradizionale banchetto* che contemporaneamente verrà allestito in piazza a Fuscaldo centro e sul lungomare.
· verrà predisposta una lunghissima “tavolata” per essere allestita (specialità nostrane, piatti tipici, dolci, bevande ecc) da chiunque crede di aderire alla manifestazione.
Tale manifestazione è stata celebrata per una prima e sola volta a Fuscaldo il 19 agosto del 2001, e nonostante l’evento sia stato trasmesso da “ Rai Cultura”, ceduto a TV straniere ed inserito come celebrazioni culturali estive della Regione Calabria, la cerimonia non è stata mai più realizzata….

* tratto dal libro di prossima pubblicazione “Racconti, miti e vecchie sottane” di Rosalbino Santoro©

Il più grande licenziamento di massa


da il "Messaggero" del 21.08.2009


Nella calura agostana e nell'assordante silenzio mediatico il Governo sta per produrre il più grande licenziamento di massa nella storia della Repubblica. Da settembre ci saranno quasi 17 mila cattedre in meno per gli insegnanti precari. Tra pochi giorni, contando anche il taglio dei bidelli e degli amministrativi, ci saranno più di 20.000 disoccupati ad aggiungersi all'esercito crescente dei senza lavoro italiani.


Le classi avranno meno docenti ma più alunni e saranno dunque a rischio sicurezza. Si prevede infatti che le classi dall'anno prossimo saranno mediamente composte da 26 bambini all'asilo, 27 alle elementari e 30 in medie e superiori contro una media europea di 15-20 studenti.


Nonostante queste cifre il Ministro va da tempo ripetendo che in Italia ci sarebbero più insegnanti per studente rispetto alla media europea (una vecchia mezza verità, infatti non viene spiegato che nella conta questi signori mettono anche gli insegnanti di sostegno che in Europa non esistono, dato che il nostro è l'unico paese che ha fatto la scelta dell'integrazione dei diversamente abili nelle classi.


Di fatto però le nostre sono le classi più affollate d'Europa). La scuola viene colpita come mai è stato fatto dal dopoguerra ad oggi e i mezzi di comunicazione parlano di realtà scolastica solo in riferimento alla pittoresca proposta leghista dei test di dialetto per i docenti, tutti i telegiornali riportano la decisa condanna della Chiesa della sentenza del Tar Lazio che preclude gli scrutini agli insegnanti di religione ed esclude l'ora di religione dalla valutazione globale degli studenti (dopo mesi di torpore la Santa Sede torna a condannare).


I mass media danno risalto alla notizia del ricorso del Ministero contro la sentenza del Tar Lazio sugli insegnanti di religione. Mentre migliaia di docenti precari stanno per essere cacciati dalla scuola la preoccupazione della Gelmini è quella di mettersi subito sull'attenti per la Santa Sede e ricorrere a favore dei colleghi di religione che non rischiano nulla.


La Gelmini ha affermato: "L'ordinanza del Tar tende a sminuire il ruolo degli insegnanti di religione cattolica, come se esistessero docenti di serie A e di serie B". E i 17.000 docenti precari che verranno cacciati via il mese prossimo cosa sarebbero? Docenti di serie C? Il Ministro lo sa che i precari di religione sono gli unici tra i docenti precari ad avere lo stipendio assicurato e gli scatti di anzianità? Un licenziamento di massa nel settore più importante del Paese e nessuno alza la voce. Questo è davvero uno strano Paese.

giovedì 20 agosto 2009

Calabria al veleno

Calabria al veleno
di Riccardo Bocca
da "L'Espresso"
Un'area radioattiva a pochi chilometri dal luogo del naufragio della motonave Rosso. Il sospetto di altri traffici di sostanze tossiche via mare. Con una grave minaccia per la salute. Ecco le ultime scoperte degli investigatori


Alla fine è emerso il peggio del peggio. Si è trovata un'area collinare, a pochi chilometri dal litorale cosentino, contaminata dalla radioattività. Si è scoperto che in quella stessa zona è avvenuto lo smaltimento di rifiuti tossici provenienti dalle lavorazioni industriali. Sono spuntate testimonianze che collegano questi ritrovamenti a traffici, via mare, di scorie pericolose. E soprattutto, si è riscontrato nei comuni limitrofi l'aumento dei tumori maligni, con un pericolo a tutt'oggi incombente sulla popolazione.
Una vicenda terribile che parte il 14 dicembre 1990 dalla spiaggia di Formiciche, Calabria, mezz'ora di macchina a nord di Lamezia Terme. Pochi ombrelloni sparsi, turismo familiare e l'azzurro tenue del mare costeggiato dalla ferrovia. Qui, 19 anni fa, si è arenata davanti agli occhi perplessi dei residenti la motonave Rosso. Secondo l'armatore Ignazio Messina, si trattò di un incidente provocato dal mare in burrasca. Ai magistrati, invece, venne il dubbio che a bordo ci fossero sostanze tossiche o radioattive: bidoni che avrebbero dovuto essere smaltiti sui fondali marini, e che causa maltempo sarebbero finiti sulla costa, per poi sparire nell'entroterra. A lungo, come riferito in numerosi articoli da "L'espresso", gli investigatori hanno cercato di scoprire la verità. Sia sul carico della Rosso, sia sulle altre carrette del mare: imbarcazioni in condizioni pietose, mandate a picco nel Mediterraneo colme di scorie. Un lavoro segnato da mille ostacoli e costanti minacce. Il 13 dicembre 1995, dentro questo scenario, è morto in circostanze più che sospette il capitano di corvetta Natale De Grazia, consulente chiave della procura di Reggio Calabria. E intanto, dall'intreccio tra Italia e altre nazioni (europee e non, comunque disposte a tutto per smaltire pattume tossico) sono uscite le figure di agenti segreti, politici ai massimi livelli, faccendieri massoni e onorati membri della 'ndrangheta. Ma nonostante le migliaia di verbali, di indizi, di indicazioni sui presunti luoghi di occultamento, non si è raggiunta per anni la certezza. Ancora il 13 maggio scorso, il gip Salvatore Carpino si è trovato ad archiviare il sospetto di affondamento doloso e truffa pendente sugli armatori Messina. E loro hanno festeggiato: dichiarando che quest'atto chiude una stagione di "accuse infondate, calunnie, subdole diffamazioni e campagne stampa fondate sul nulla".

Tutto a posto dunque? Nessuno ha trafficato via mare in rifiuti nucleari? Nessuno, soprattutto, è più autorizzato a ipotizzare retroscena inconfessabili per il caso "Rosso"? La risposta è no, purtroppo: niente è ancora tranquillo in Calabria. Poco è stato definitivamente chiarito, in questa storia, e il primo a riconoscerlo è il procuratore capo di Paola, Bruno Giordano: il quale non soltanto sta continuando a indagare, ma ha trovato quello che si sospettava da anni: appunto la presenza, a pochi chilometri dalla spiaggia di Formiciche, sulla strada provinciale 53 che sale in collina, di un'area radioattiva. "Prudenza e determinazione", sono comunque le parole d'ordine. "Anzi: ancora più prudenza che determinazione", si corregge Giordano. Teme si scateni il panico, in quest'angolo di campagna che prende i nomi di Petrone- Valle del Signore e Foresta, e che è incastrato tra i comuni di Aiello Calabro e Serra d'Aiello, lungo il greto del fiume Oliva. Già nel 2004, l'Arpacal (Agenzia regionale protezione ambiente calabrese) aveva qui scoperto metalli pesanti e granulato di marmo, utilizzato dalla malavita per schermare la radioattività. Allora, il perito Ornelio Morselli certificò la presenza eccedente di rame e zinco, ma anche di policlorobenzeni (Pcb) con "caratteristiche tossicologiche analoghe alle diossine". Se a questo si somma che un funzionario dell'ex genio civile, ha ammesso di avere visto un fusto nella briglia del fiume Oliva, si capisce perché l'ex pm di Paola, Francesco Greco, abbia ipotizzato un nesso tra il ritrovamento dei rifiuti e la motonave Rosso; e più in generale, un legame tra le sostanze tossiche e i traffici marittimi. Una tesi che qualcuno ha cercato di catalogare come azzardata, ma che oggi, con il ritrovamento di un documento inedito, assume tutt'altro spessore. Nel 2005, infatti, un investigatore della procura di Paola ha accompagnato al fiume Oliva Amerigo Spinelli, poliziotto municipale di Amantea (paesino accanto alla spiaggia di Formiciche). E nella sua relazione finale, ha scritto: "Spinelli indicò un'area che (...) corrisponde al greto della località Valle del Signore ed aree adiacenti ". Di più: Spinelli ha riferito "che un'ampia zona compresa tra la predetta zona e almeno 200 metri a ovest (...) era stata interessata dal deposito di rifiuti/materiali derivanti dallo smantellamento della motonave Rosso".